58000

Distanza

5200

Dislivello

Total distance: 58644 m
Total climbing: 5003 m
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La Linas Ultra SkyMarathon è una gara di skyrunning su una distanza di 58 km e 5200 m di D+ e altrettanto negativo. Come la Villacidro SkyRace, con la quale ha in comune i primi 14 km, anche la LUSM si svolge su sentieri di montagna e si fa, in particolare nella sua parte centrale, ancora più dura e selvaggia. Si attraverserà il complesso montuoso del Monte Linas e la foresta di Monti Mannu, una delle zone più selvagge in Sardegna ricca di torrenti, cascate, fitti boschi e le spettacolari guglie granitiche di Magusu che danno al paesaggio un aspetto “dolomitico” dove è frequente incontrare il Muflone Sardo. 

Una volta arrivati in cima a Santu Miali, anzichè iniziare la lunga discesa verso Est e verso Villacidro, si proseguirà verso il versante opposto ad Ovest. Da qui si percorrerà un tratto sui prati profumanti di Timo dell’altopiano di Santu Miali e quindi la discesa diverrà via via più tecnica e pendente sino a raggiungere il valico di Genn’e Farraceus. Da Genn’e Farraceus si proseguirà a scendere lungo il sentiero che ci condurrà a circa 300 m slm all’imbocco del sentiero per le cascate di S’Ega Sitzoris. Da qui il sentiero proseguirà lungo il torrente e dopo aver attraversato alcuni guadi si devierà verso il canale “Su Pressiu” dove inizierà l’impegnativo sentiero che ci condurrà in cima alla “P.ta Acqua Zinnigas”, che coi suoi 1136 m rappresenta la vetta più alta nel territorio villacidrese. 

Giunti tramite una scalinata naturale di scisto (attenzione alla roccia scivolosa e al vento che si potrebbe incontrare in cima) sulla cima di acqua Zinnigas, si inizierà a scendere raggiungendo in breve tempo il sentiero CAI 112. Da qui si proseguirà verso Genn’Impì e quindi verso le cime più alte del Linas (Punta Perd’e sa Mesa a 1236 m); osservato velocemente il panorama che spazia dalla costa occidentale a quella meridionale, alla catena montuosa del Gennargentu ad Est, si inizierà a discendere dal sentiero in cresta sino ad incrociare la carrereccia che ci condurrà all’imbocco del sentiero che attraverso il rio Muru Mannu ci conduce sopra la piana di Oridda. Dalla piana si proseguirà verso le cascate di Piscina Irgas che potremmo ammirare alla nostra destra, si transiterà a questo punto su un traverso su roccia, esposto e pericoloso soprattutto con roccia umida. Si riinizierà quindi a scendere seguendo il sentiero 113, attraversato rio Cannisoni su un ponticello, per un breve tratto proseguiremmo lungo il sentiero 112. Seguiremo il Gutturu Magusu sul sentiero 110 e lo percorreremo sino ad una deviazione a destra (sentiero 111) che in breve ci condurrà tra le guglie granitiche di Punta Magusu circondate da profondi e impervi canaloni che danno al paesaggio un aspetto “dolomitico” e dove è frequente incontrare il muflone sardo. Ci si troverà davanti ad un canalone con una pietraia formata da grossi massi; il sentiero e la pietraia in questo punto diventeranno impervi e la marcia sarà più difficoltosa. Il sentiero 111 è classificato come sentiero EE con difficoltà alpinistiche di I grado, sarà importante dare la massima attenzione a dove si poggiano i piedi in maniera da non scivolare e da non provocare la caduta di massi verso il basso e verso altri concorrenti. Lo spettacolo di un ambiente così selvaggio ci ripagherà dell’intensa fatica necessaria per arrivare sino alla cima e se saremmo fortunati potremmo incontrare un branco di mufloni sardi, a guardia dell’aspra cima. Arrivati a circa 1000m di altitudine si scenderà per un breve tratto verso Genn’e Sambucu e quindi si proseguirà in cresta verso p.ta Acqua Piccinna. Continuando in cresta verso la zona denominata Banarba, si devierà a sinistra verso il Canale Croigas.

Si proseguirà quindi sempre in discesa verso la Cantina Croigas e dopo quasi un Km di strada con fondo cementato si arriverà in valle presso la chiesetta campestre di San Giuseppe. Abbandonato il punto ristoro e attraversato il torrente avanti a noi, proseguiremo su un panoramico sentiero che salendo lentamente di quota, ci porterà ad aggirare Cuccuru Arbus e ad affacciarci sulla vallata di Narti. Ancora un piccolo sforzo in salita per poi finalmente poter planare felici verso Villacidro e verso il traguardo.